Azione Basilicata

La partecipazione al Progetto da parte di Auser Basilicata e delle associazioni ad essa affiliate è stata deliberata dal Comitato Direttivo regionale nella seduta del 25 maggio 2017 dove è stata valutata la coerenza degli obiettivi di Progetto con la situazione regionale in tema di povertà educativa 0-6 anni (cfr. il rapporto di Save the Children del 2018, dove la Basilicata è inserita fra le 7 regioni italiane con il più alto tasso di povertà educativa). È importante anche sottolineare che il Progetto temporalmente si inserisce in un momento di sistematizzazione del sistema dei servizi socio-educativi per la prima infanzia in Basilicata (cfr. DGR n. 422 del 26 aprile 2016 - Linee di indirizzo sui servizi socio educativi per la prima infanzia e D.G.R. n. 1269 dell’8 novembre 2016 - Manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio-assistenziali e socio-educative). Due sono gli elementi fondamentali alla base dell'adesione al Progetto:

In questo contesto,  sono stati individuati i Territori su cui sperimentare nuovi modelli di realizzazione di servizi socio-educativi per l’infanzia secondo i seguenti criteri:

Sono stati coinvolti su tutte le sedi di progetto circa 170 bambini, con la prevalenza di bambine (54,1%) rispetto ai bambini (45,9%), per un totale di 553 ore di laboratorio in presenza e circa 80 ore a distanza durante il lockdown. Il tasso di frequenza registrato nel corso delle attività è superiore al 65% in media (con punte di circa il 75% per il centro estivo di Picerno). I nonni sociali stabilmente impegnati sono stati 41 per un totale di 3.686 ore di volontariato svolte in presenza, a cui devono essere aggiunti alcuni nonni sociali impegnati su attività specifiche laboratoriali. L'Azione, infine, ha visto la partecipazione attiva sia delle famiglie di origine dei minori sia di altre figure non coinvolte nella fase iniziale del Progetto (es. i nonni dei bambini raggiunti).

Il progetto è stato caratterizzato da un modello a strategie emergenti, strettamente collegato all’andamento della pandemia Covid-19 che ha imposto un confronto continuo e una rimodulazione costante rispetto alla programmazione iniziale, per poter ridurre le variabili non previste che l’emergenza sanitaria ha imposto (distanziamento, lockdown, etc). La vera soddisfazione da parte del gruppo regionale di coordinamento e dei “nonni sociali” sta nell’esser riusciti, seppure distanziati, a portare avanti un lavoro a più mani tale da aver raggiunto i bambini e le loro famiglie anche nel momento di maggiore difficoltà nella primavera 2020.

L’Azione Basilicata si è articolata in: