Laboratori di progettazione partecipata (Possidente-Avigliano)
Titolo
Laboratori di progettazione partecipata (Possidente-Avigliano)
Tipo di risorsa
Descrizione
Nel corso dell’anno socio educativo 2019-2020, nel mese di gennaio (19.01.2020 e 02.02.2020), in previsione dell'apertura dello Spazio gioco per bambini 2-6 anni a presso il Centro Polifunzionale di Possidente (Avigliano) si sono svolti due Laboratori di progettazione partecipata con le famiglie, i volontari AUSER, un rappresentante del Comune di Avigliano e un’educatrice. L'emergenza sanitaria causata dall'epidemia di COVID-19 non consentito di aprire lo Spazio gioco; tuttavia il lavoro di progettazione partecipata, in cui è stato coinvolto anche un architetto, ha portato alla individuazione di soluzioni creative di notevole impatto che si spera di poter realizzare in futuro.
Lo spazio individuato da destinare all’attività ludico-didattica è costituito da un unico corpo, si sviluppa in senso longitudinale, con pareti laterali su cui si aprono porte e finestre e una parete di fondo senza aperture. L’allestimento dello spazio è definito dall’utilizzo di una palette di tre colori principali - che vengono declinati in vari modi nell’arredamento; dall’individuazione di due aree destinate ad usi differenti; dal concetto di riciclo e riuso.
Date le dimensioni contenute dei locali, la proposta prevede una separazione solo visiva degli spazi dedicati alle differenti attività.
La prima parte è caratterizzata da una pavimentazione anti trauma colorata, che si configura come spazio che il bambino stesso può costruire e modificare nella libera circolazione della fantasia: pouf ed elementi mobili permettono di definire lo spazio che, grazie all’attività del bambino, diventa luogo.
La seconda parte dell’ambiente si configura come uno spazio più definito, destinato alle attività da svolgere assieme agli adulti. Presenta una disposizione dei banchi che è volutamente differente da quella scolastica e che permette di mantenere un andamento fluido dello spazio.
La parete di fondo, continua e senza aperture, è stata interpretata come fondale sui cui lati si sviluppa il disegno di due alberi, a sottolineare la profonda connessione del fabbricato con l’habitat naturale che lo ospita. Gli elementi circolari che costituiscono le fronde dell’albero, pensati di tessuti e densità differenti, possono essere distribuiti sugli altri muri – sempre per dare continuità allo spazio - e rivestono non solo una funzione formale ma fungono da stimolo visivo e tattile per i bambini.
Le scelte degli arredi sono state pensate per il l riuso e l’autocostruzione; gli arredi saranno realizzati utilizzando materie prime di riuso e sfruttando le conoscenze artigiane dei nonni volontari, mentre i genitori avranno un ruolo di rilievo nelle scelte formali e decisionali relative all’allestimento
Lo spazio individuato da destinare all’attività ludico-didattica è costituito da un unico corpo, si sviluppa in senso longitudinale, con pareti laterali su cui si aprono porte e finestre e una parete di fondo senza aperture. L’allestimento dello spazio è definito dall’utilizzo di una palette di tre colori principali - che vengono declinati in vari modi nell’arredamento; dall’individuazione di due aree destinate ad usi differenti; dal concetto di riciclo e riuso.
Date le dimensioni contenute dei locali, la proposta prevede una separazione solo visiva degli spazi dedicati alle differenti attività.
La prima parte è caratterizzata da una pavimentazione anti trauma colorata, che si configura come spazio che il bambino stesso può costruire e modificare nella libera circolazione della fantasia: pouf ed elementi mobili permettono di definire lo spazio che, grazie all’attività del bambino, diventa luogo.
La seconda parte dell’ambiente si configura come uno spazio più definito, destinato alle attività da svolgere assieme agli adulti. Presenta una disposizione dei banchi che è volutamente differente da quella scolastica e che permette di mantenere un andamento fluido dello spazio.
La parete di fondo, continua e senza aperture, è stata interpretata come fondale sui cui lati si sviluppa il disegno di due alberi, a sottolineare la profonda connessione del fabbricato con l’habitat naturale che lo ospita. Gli elementi circolari che costituiscono le fronde dell’albero, pensati di tessuti e densità differenti, possono essere distribuiti sugli altri muri – sempre per dare continuità allo spazio - e rivestono non solo una funzione formale ma fungono da stimolo visivo e tattile per i bambini.
Le scelte degli arredi sono state pensate per il l riuso e l’autocostruzione; gli arredi saranno realizzati utilizzando materie prime di riuso e sfruttando le conoscenze artigiane dei nonni volontari, mentre i genitori avranno un ruolo di rilievo nelle scelte formali e decisionali relative all’allestimento